Offriamo qui un piccolo resoconto di tre progetti in esterni realizzati tra l’estate e l’autunno 2020, dopo il primo lockdown, e il racconto di un progetto rimasto in cantiere, causa nuova stretta sulle attività culturali.
Dalla riapertura a fine maggio/giugno 2020 MUVet, oltre a riattivare i suoi corsi IN presenza presso Spaziodanza MUVet, ha avviato anche una collaborazione OUTdoor con il Quartiere Savena di Bologna, proponendo un progetto di azioni collettive di prossimità nello spazio pubblico dal titolo “E sulle case il cielo”.
1- Primo appuntamento, frutto di una co-progettazione condivisa con l’Ufficio Reti di Comunità e altre associazioni del territorio, si è svolto il 14 luglio 2020, richiamando il titolo dell’intero progetto: E sulle case il cielo – da una raccolta di poesie di Giusi Quarenghi – che si è concretizzata in una serie di azioni di movimento e danza volte a creare fiducia, incontro, comunità in un tessuto sociale sfibrato, stanco, da ricostruire.
Avevamo necessità di recuperare la dimensione orale del racconto e dello spettacolo dal vivo, portando la danza fuori, tra gli alberi dei parchi urbani. Così è stato, come racconta la bella documentazione fotografica a cura di Sonia Maccari e di Milvia Stefani che ha realizzato un piccolo libretto con le immagini della giornata. Abbiamo ricevuto un regalo dalle allieve delle nostra scuola e della coreografa Silvia Berti che si sono donate agli abitanti del quartiere e del Giardino Europa Unita, offrendo a un pubblico intergenerazionale cinque micro-performance lungo il filo poetico delle parole di Giusi Quarenghi lette da Daina Pignatti. Altre parole sono state rilanciate dai presenti in un laboratorio aperto sul finale: nido, respiro, pelle, spensieratezza…
2 – Il secondo appuntamento del progetto si è svolto in settembre. Le Ginnastiche colorate – lezioni di ginnastica con Daniele Fortuna presso il parco adiacente gli orti della Casa del Gufo – sono stati un prezioso momento di incontro e scambio con gli abitanti della zona che ci hanno poi voluto offrire una passeggiata, guidata da loro, verso il parco dei Cedri, ricca di dettagli legati al paesaggio e suggerimenti sulla pratica del camminare.
3 – Terzo appuntamento del progetto è stata una Soundwalk – passeggiata sonora in collaborazione con l’associazione La mia casina bella per “Le domeniche in festa” a Piazza Lambrakis, l’11 ottobre. Simone Faraci (Conservatorio Martini di Bologna) ci ha invitati ad ascoltare la città, scegliendo percorsi che hanno composto paesaggi sonori urbani con linee melodiche naturali, in un itinerario evocativo.
4 – E’ mancato il quarto incontro con il pubblico, di cui riportiamo un resoconto delle prove in preparazione di Storia di artisti senza nome per “Montmartre a San Ruffillo” pensato in collaborazione con Il Teatro dei Mignoli. La danzatrice e coreografa Elena Soverini ci racconta cosa è stato per lei e i suoi collaboratori della compagnia Music All:
IL GESTO ARTISTICO CHE LASCIA UN SEGNO NEI TERRITORI
È con grande dispiacere che l’evento Montmartre a San Ruffillo, in programma per sabato 24 ottobre in piazzetta San Ruffillo, è stato annullato per il recepimento del DPCM del 18 ottobre da parte del Comune di Bologna-Quartiere Savena. L’evento era a cura di Teatro dei Mignoli e MUVet, con il contributo del Quartiere Savena, con il patrocinio di Alliance Française e in collaborazione con I Love San Ruffillo, la Parrocchia San Ruffillo e i commercianti del Mercato San Ruffillo.
Durante la mostra di artisti e pittori, la compagnia Music All avrebbe animato gli angoli della piazzetta con STORIA DI ARTISTI SENZA NOME, una performance di musica, canti e danze che avrebbe catapultato il pubblico nelle strade di una Parigi quattrocentesca. Attraverso la celebre storia del campanaro Quasimodo e della zingara Esmeralda, il racconto è un omaggio agli emarginati dalla società del tempo, “miseri stracci della terra”, costretti a vivere in un mondo governato da prepotenti. Cinque cantanti-attori e quattro danzatrici, provenienti dalle province di Bologna, Modena e Parma, avrebbero dato voce e volto a questi artisti “senza nome”, attraverso la sceneggiatura di Elisa Marchesani e le coreografie di Elena Soverini.
Provare le scene sul posto, per diverse ore nei giorni precedenti alla data prevista per lo spettacolo, ha comunque lasciato un segno, sia negli artisti sia negli abitanti che frequentano quei luoghi. Da un lato, infatti, gli artisti hanno potuto vivere l’atmosfera di questa piazza, con il suo mercato coperto in stile liberty, che sembra proprio uno di quelli parigini, con la facciata della chiesa appena restaurata, i muretti di pietra che avvolgono il suo sagrato, le panchine e gli alberi che favoriscono l’incontro. Attraverso il gesto artistico hanno sviluppato una conoscenza completa di quegli spazi, toccandone le superfici e i materiali, annusandone gli odori, sentendone i rumori, osservando i dettagli, perfetti e imperfetti, di ogni elemento, studiandone le dimensioni; in maniera graduale, attenta e rispettosa, sono quindi entrati in relazione con questo sistema architettonico e urbano così armonico. Dall’altro, la comunità di cittadini di ogni età e provenienza che frequentano il posto ha accolto questa novità con curiosità e calore, dimostrando entusiasmo nell’assistere alle prove e grande interesse e attesa per il giorno della performance: c’era chi domandava e interagiva con gli artisti, chi sbirciava da dietro un cespuglio, chi si fermava su una panchina come uno spettatore di un racconto, chi commentava, chi applaudiva e incoraggiava, chi osservava silenzioso e sorrideva. Quindi sono bastati pochi giorni e poche ore per tessere fili di relazioni e valorizzare uno spazio che, seppure già riconosciuto come luogo d’incontro, forse rischia di non essere conosciuto, apprezzato e vissuto quanto meriterebbe.
La Compagnia Music All crede nell’importanza del legame tra arte e architettura, tra artisti e comunità; è per questo che, oltre a mettere in scena spettacoli nei teatri di Bologna e provincia, è impegnata a portare il teatro in luoghi non tradizionalmente adibiti a spettacolo, per farli conoscere alla gente e trarre da quegli spazi e da coloro che li frequentano stimoli artistici autentici e sempre nuovi.
La manifestazione è stata rinviata a data da destinarsi, ma noi confidiamo di poter recuperare presto questo lavoro artistico e di comunità, che, anche se non ha trovato compimento nell’atto finale, ha già portato i primi preziosi risultati.
GRAZIE A TUTTI PER ESSERCI
#keepmuving
#spaziodanzamuvet