Il 14 luglio dalle 18:30 alle 20:00, presso il Giardino Europa Unita, nell’ambito di “Savena Insieme” – progetto di animazione artistica in collaborazione con l’ufficio Reti del Quartiere Savena – MUVet presenta: “E sulle case il cielo” evento di danza di comunità.
Si tratta di un laboratorio di danza e improvvisazione che mette in dialogo lo spazio pubblico, gli abitanti del quartiere e il corpo che, finalmente, torna a vivere e attraversare la città, a incontrare gli altri e la loro bellezza “in presenza”, dopo un periodo lungo di chiusura, limitazioni e incontri a distanza. Il laboratorio di movimento, partecipato da MUVers di diversa esperienza ed età e allargato alla cittadinanza, consiste nel raccogliere parole, gesti, espressioni dalle persone che frequentano il parco, per tradurle nel corpo, in movimento e gesti poetici, inseguendo interessi e desideri dei passanti che co-costruiranno una performance collettiva totalmente inedita.
L’evento vuole preparare lo spazio all’installazione dei Cantieri Meticci che verrà costruita a partire dal 18 luglio presso il Giardino Europa Unita, per il progetto “Il treno del ricomincio”.
L’azione verrà realizzata nel rispetto delle regole di distanziamento sociale: si svolge all’aperto e coinvolgerà i presenti, invitando alla “prenotazione della propria danza personalizzata”, nel punto preferito del parco. Le famiglie e gli abitanti della zona, insieme a chi vorrà partecipare, potranno vedere concretizzati i propri desideri in brevi composizioni istantanee.
Il tutto verrà documentato dalla fotografa Sonia Maccari, collaboratrice di MUVet, fotografa di scena dallo sguardo attento a volti e gesti.
“E sulle case il cielo” è una raccolta di poesie di Giusi Quarenghi (ed. Topipittori, 2015) a cui la danza e le interazioni che avverranno nel parco liberamente si ispira.
“E SULLE CASE IL CIELO: le case, quelle che abitiamo e quelle che parliamo; le parole, che abitiamo e che ci abitano… perché
LE PAROLE SONO CASE […] Nelle case c’è un dentro e un fuori: si può andare e venire, entrare e uscire, molto esce di quel che è dentro, ma non tutto, a volte si ferma sulla porta e sta lì, ma nessuno apre. Vale anche per le parole.”
Le case hanno finestre balconi, terrazze; spazi speciali che hanno posto per tante cose. Anche le parole hanno cantine e solai, dove stanno significati riposti e segreti.
(Giusi Quarenghi)
Superiamo parole come lockdown, distanza sociale, droplet…
Cerchiamone altre, insieme e vicini (per quello che si può)
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